Festival teatrale Scorribande metropolitane: programma di ottobre

Quando: 15/10/2022 | 11:00 - 22:30

Dove: vari luoghi in Aurora - vari luoghi - TORINO


Organizzato da Santibriganti Teatro, in collaborazione con Liberipensatori Paul Valery, Tékhné, Quinta Tinta, Cooperativa Lancillotto, Fondazione Dravelli prende il via giovedì 15 settembre la rassegna “Scorribande Metropolitane”: irruzione, apparizione, sovvertimento, spettacoli ed eventi non convenzionali in luoghi originali. La rassegna, che ha vinto il “Bando Periferie” del Comune di Torino, prevede 60 eventi fino a venerdì 23 dicembre.

Diverse le sedi della rassegna, che comprendono i territori delle Circoscrizioni 8, 5, 7: CdQ Il Barrito, CasaOz, Piazze di comunità come quella antistante ad Eataly Lingotto, le Piazze Gabotto e Carducci, in cui sono attivi patti di collaborazione civica (Progetto Cocity), Fonderie Limone e Teatro Dravelli, Cecchi Point – Casa del Quartiere Salone delle Arti, comprensori scolastici e parrocchie, mercati, esercizi commerciali e zone all’aperto. Tra gli artisti che si esibiranno nel ricco cartellone ci saranno anche Moni Ovadia, Jacopo Fo e Natalino Balasso.

Per il programma completo e gli aggiornamenti consultare il sito https://www.scorribandemetropolitane.it.

Qui di seguito gli eventi che si svolgeranno in Aurora e Borgo Dora

 

PROGRAMMA DI OTTOBRE IN CIRCOSCRIZIONE 7

Sabato 29 ottobre alle ore 11, LA DURATA DELL’INVERNO, Incontro col pubblico, Cecchi Point, via Cecchi 17

Sabato 29 ottobre alle ore 21, LA DURATA DELL’INVERNO, Cecchi Point, via Cecchi 17

LA DURATA DELL’INVERNO

Un inverno particolarmente freddo, di quelli che non finiscono mai. Una non precisata città del nord Italia. Un quartiere di periferia pieno di piccoli negozi con luci al neon, popolato di nebbia ed eccentrici vecchi signori. Una stanza crivellata di spifferi, una stufa elettrica che non scalda abbastanza.

Due donne, Tea e Anda, che si trovano a conviverci loro malgrado, lavorando al piano di sopra come prostitute. Il freddo sale dal pavimento, si mangia le ossa, rinchiude il cervello. La pelle è sempre più intrisa dei desideri e degli odori degli altri, di quei clienti il cui tragicomico universo si imprime suo malgrado sui corpi e sull’anima delle due donne.

La distanza fra Anda e Tea pare immensa, ma la camera è troppo piccola per tenere separati a lungo i loro mondi, fatti di fantasmi, speranze e superstizioni. L’inverno si rivela troppo lungo per essere affrontato da sole. Ci siamo chieste, scrivendo questa storia, come si forma quell’istante tra gli esseri umani in cui l’indifferenza reciproca si tramuta in empatia.

Alcune prostitute descrivono il loro lavoro come una “camera di compensazione” dove chiudono la testa per il tempo della prestazione, per essere fuori da sé. Noi abbiamo cercato di raccontare cosa succede dentro e fuori da questa camera di compensazione. “La durata dell’inverno” racconta il contraddittorio e disincantato cammino di un’amicizia, dei muri che questa può riuscire a sgretolare e dell’eredità che ogni legame inevitabilmente lascia dentro di noi.

 


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