
Quando: 19/02/2025 | 22:00 - 23:59
Dove: Questura di Torino ufficio Immigrazione - corso Verona 4 - Torino
La casa del Popolo Estella organizza un presidio di solidarietà nei confronti dei migranti costretti a mettersi in coda giorni prima per accedere agli appuntamenti della questura di Torino in Aurora.
LA QUESTURA DI TORINO COSTRINGE CENTINAIA DI PERSONE A PASSARE LA NOTTE PER STRADA AL FREDDO IN CORSO VERONA ATTIVIAMO LA SOLIDARIETÀ CONTRO LA VIOLENZA ISTITUZIONALE
Sostegno ai migranti davanti alla questura di Torino, costretti a passare la notte in fila





Ogni notte, la Questura di Torino obbliga centinaia di abitanti della nostra città a dormire per strada, a passare la notte al freddo, a tremare in fila per ore e ore. In corso Verona, infatti, precisamente di fronte all’Ufficio Immigrazione, tantissime e tantissime restano in fila per giorni nel tentativo di ottenere un permesso di soggiorno.
Proprio durante le freddissime giornate di questi giorni, infatti, i migranti che sono lì per rinnovare il proprio permesso, sono costretti a provare l’esperienza di essere senza tetto per una, due, addirittura tre notti, al solo scopo di avere accesso ai propri diritti: un percorso di sofferenza che, stando al funzionamento di quell’ufficio, è un requisito per ottenerli.
La questione non è certo nuova, sono anni che l’Ufficio Immigrazione gestisce in maniera umiliante e vergognosa la semplice organizzazione degli appuntamenti.. Ciò rende la situazione di queste ore ancor più odiosa è come – con il precipitare delle temperature e le notti sempre più fredde – la Questura di Torino non si preoccupi di essere direttamente responsabile del fatto che tanti immigrati siano costretti a passare la notte all’addiaccio. Ma se ne parla sempre troppo poco, perché evidentemente il fatto che i migranti siano costretti a dormire per strada e a trovare continui ostacoli nell’ottenimento del permesso di soggiorno, non è un difetto né un malfunzionamento degli uffici, ma un obiettivo da portare avanti.
Questo sistema volutamente degradante non è casuale: è progettato per mantenere le persone migranti in un cono d’ombra, dove ogni diritto diventa un ricatto e ogni speranza si trasforma in sfruttamento.
Mentre il sistema fagocita le vite delle persone migranti; di chi viene sfruttato nei campi, nei cantieri, nelle cucine in nero; la Questura ingabbia le stesse persone in un labirinto di procedure, rifiuti, razzismo istituzionale, repressione, mancanza di risposte, lungaggini e file al freddo e al gelo.
Il permesso di soggiorno è solo un anello di una catena fatta di violenza istituzionale, che obbliga a firmare contratti sottopagati per ottenere una parvenza di “regolarità” e alimenta un sistema che si nutre di invisibilità per generare profitto.
Nel tentativo di accedere ai propri diritti, tantissimi abitanti di questa città sono costretti a dormire per strada, a passare ore in attesa, senza la certezza di ottenere quello per cui sono lì.
Non possiamo accettare tutto questo. Non possiamo stare fermi. Invitiamo chiunque senta la rabbia e il bisogno di giustizia a unirsi a noi lunedì e mercoledì notte per portare solidarietà attiva: cibo caldo, bevande, coperte.
Ma soprattutto, portiamo con noi la volontà di abbattere questo sistema, pezzo dopo pezzo.


Un’altra società è possibile, ma solo se ci mobilitiamo insieme, oggi e adesso.
Si prega di contattare gli organizzatori per sincerarsi dell’effettiva effettuazione del presidio.

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