Incontro su CPR e pandemia

Quando: 08/10/2020 | 19:30 - 22:30

Dove: Laboratorio culturale Manituana - largo Vitale 113 - Torino


Un incontro sulla situazione di detenzione all’interno dei CPR, dove sono rinchiuse persone migranti irregolari, spesso detenute per il solo fatto di non avere i documenti. Il Manituana organizza un incontro per illustriare la situazione che si è creata in seguito alla pandemia.
Durante il confinamento pandemico le strutture detentive hanno fatto notizia come non succedeva da anni a causa delle rivolte dei detenut* che chiedevano l’amnistia.
Il sovraffollamento e condizioni igieniche e sanitarie già precarie che non avrebbero in nessun modo potuto tutelare le persone rinchiuse sono tornate ad essere argomento di discussione parlamentare senza però arrivare ad una svolta strutturale decisiva, neanche dopo le morti a seguito delle rivolte.
Se nelle carceri le rivolte si sono espanse a macchia d’olio, nei CPR le normali difficoltà di comunicazione verso l’esterno hanno fatto piombare la detenzione amministrativa in oblio ancor più oscuro.
Poche sono state le notizie che si riuscivano ad avere dall’interno date le limitazioni imposte a colloqui e telefonate.
Queste strutture hanno continuato a detenere migranti e immigrati senza permesso di soggiorno, senza protezione internazionale e senza status di rifugiati nonostante i rimpatri fossero stati bloccati data la chiusura delle frontiere causa covid.
Oggi la situazione nei CPR vede un aumento di detenuti rinchiusi e allo stesso tempo un aumento delle deportazioni grazie i nuovi accordi di rimpatrio firmati con paesi terzi.
Crediamo che la pandemia abbia solo mostrato più esplicitamente la crudeltà dei CPR e il loro scopo di segregazione razzista. Il senso dei CPR nel periodo pandemico è stato ancor più evidentemente quello di carcere per migranti e immigrati, in altre parole un lager.

 


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